Addominali alti, bassi o semplicemente retto dell’addome

Il retto dell’addome origina dalle cartilagini costali e si inserisce sul pube. Il suo specifico decorso anatomico e la sua localizzazione anteriore ne influenza strettamente la funzionalità. Questo muscolo è il responsabile della tanto desiderata “tartaruga”, icona del fisico perfetto.

In virtù del suo andamento anteriore e longitudinale dalla cassa toracica (coste e sterno) al bacino (pube), il retto dell’addome è il principale responsabile di due movimenti: la flessione del tronco  e la retroversione del bacino. Inoltre, è anche un importante muscolo espiratorio accessorio, assistendo l’espirazione forzata.

Le funzioni del retto dell’addome sono riprodotte negli esercizi nei quali si ricerca la stimolazione del core addominale. Per esempio, i crunch, sia inversi che classici, determinano un flessione del tronco contro gravità stimolando il muscolo tramite contrazioni isotoniche, mentre il plank lo stimola come retroversione di bacino in regime di contrazione isometrica.

Importante falso mito da sfatare è la suddivisione spesso fatta tra “addome alto” e “addome basso”: il retto dell’addome essendo diviso in più ventri può dare l’illusione che sia composto da più parti quando in realtà è un unico muscolo e, in quanto tale, si allunga e si contrae nella sua interezza.

Il retto dell’addome non è reclutabile “a pezzi” attraverso la variazione degli esercizi, così come la sua stimolazione non può essere associata a un dimagrimento localizzato sulla pancia.

Non esistono quindi esercizi per gli addominali alti e per quelli bassi: esistono esercizi ad intensità maggiore e con leve diverse, che vi faranno avvertire un maggior lavoro nella parte superiore piuttosto che in quella inferiore, ottenendo una contrazione che sarà generata da tutto il muscolo coinvolto.