Il crampo muscolare

I crampi sono contrazioni involontarie e improvvise della muscolatura striata. La loro insorgenza è caratterizzata da fitte dolorose molto intense, che spesso immobilizzano la parte colpita. Il muscolo interessato da un crampo appare duro al tatto, ma non presenta edemi o ecchimosi.

I crampi si verificano più frequentemente a livello di coscia, polpaccio e piede. Queste contrazioni sono transitorie e durano generalmente pochi minuti.

All’origine di tale sintomo possono esserci varie cause. Spesso sono conseguenza di:

  • eccessiva disidratazione;
  • stress intenso;
  • affaticamento fisico;
  • mantenimento di una posizione per un lungo periodo di tempo.

I crampi possono insorgere quando un gruppo muscolare è sollecitato in modo eccessivo nel corso del lavoro o di una pratica sportiva. In questo caso, i crampi da sforzo riflettono la mancanza di allenamento o, al contrario, si possono manifestare in soggetti fisicamente allenati che sudano copiosamente e non reintegrano i sali minerali. Ciò provoca, infatti, uno sbilanciamento tra idratazione e concentrazione elettrolitica.

Se si manifestano con una certa frequenza, i crampi possono essere dovuti, in particolare, ad una carenza o ad uno squilibrio di sodio, potassio, magnesio, calcio e vitamina D.

I crampi possono essere la conseguenza di:

  • problemi circolatori, più o meno gravi, che ostacolano il normale flusso sanguigno del corpo;
  • sindrome delle gambe senza riposo;
  • trattamenti farmacologici;
  • gravidanza;
  • malattie muscolari e neurologiche;
  • malformazioni del piede.

Possono aumentare il rischio di sviluppare crampi muscolari l’epatosteatosi, il diabete, le patologie della tiroide, l’abuso di alcol, l’abitudine al fumo, l’uso di contraccettivi orali e la terapia ormonale sostitutiva.

Tra i fattori predisponenti un ruolo determinante sembra essere ricoperto dall’attività fisica intensa praticata in ambienti caldo umidi. La comparsa dei crampi è tanto più probabile quanto minore è la forma fisica dell’atleta ed il periodo di acclimatazione a cui si è sottoposto.

I crampi, si verificano con maggiore facilità durante i mesi estivi. L’ambiente caldo ed i tassi di umidità elevati favoriscono le perdite idrosaline esponendo l’organismo ad un grosso stress. Se gli elettroliti persi non vengono prontamente reintegrati il rischio crampi diventa altissimo.

I crampi possono essere evitati, o comunque attenuati, seguendo alcune semplici regole:

  • Il responsabile numero uno dell’insorgenza dei crampi è la fatica: aumentare progressivamente l’intensità e la durata dell’esercizio;
  • Praticare regolarmente lo stretching, sia all’inizio che al termine dell’attività fisica;
  • Eseguire sempre qualche esercizio di riscaldamento generale prima di iniziare l’allenamento;
  • Seguire una dieta sana ed equilibrata, che apporti nutrienti a sufficienza per l’esercizio fisico praticato;
  • Non demonizzare il sale da cucina e le acque ricche di sodio; specie nei periodi estivi in cui la sudorazione è maggiore il sale è indispensabile per mantenere l’equilibrio idrico del corpo. Spesso questo minerale viene considerato un nemico della linea, quando in realtà, specie durante i mesi estivi, è fondamentale per massimizzare la performance atletica e prevenire la comparsa dei crampi;
  • Evitare di assumere diuretici o alcolici prima dell’allenamento per non aumentare le perdite di liquidi e favorire di conseguenza la disidratazione;
  • Evitare di consumare pasti troppo abbondati prima dell’attività fisica;
  • Mantenersi ben idratati prima, dopo e durante l’attività fisica;
  • Utilizzare indumenti adatti che lascino traspirare la pelle e calzature confortevoli.

Nel caso foste colpiti dai crampi l’unica soluzione è quella di allungare immediatamente il muscolo interessato.
L’allungamento contrasta infatti la contrazione involontaria e se il crampo non è troppo intenso può dare sollievo in pochi secondi. Anche il massaggio della zona colpita può essere utile.