Allenamento propriocettivo

L‘ allenamento propriocettivo è una pratica basata sulla stimolazione del sistema neuro-motorio nella sua totalità. È composto da un insieme di esercizi che vanno a creare situazioni di instabilità, allo scopo di valutare e migliorare l’utilizzazione dei segnali propriocettivi provenienti dalle parti periferiche del corpo, in particolare dagli arti inferiori. L’ obiettivo primario è quello di rieducare i riflessi propriocettivi, al fine di ottenere nuovamente un ottimale controllo della postura e delle articolazioni interessate.

L’allenamento propriocettivo risulta di fondamentale importanza per ottenere:

  • un recupero completo dopo un trauma (per ripristinare i riflessi e riattivare tutti i canali informativi interrotti dall’infortunio);
  • nella prevenzione degli infortuni (per avere un più rapido controllo della muscolatura durante le azioni di gioco e per favorire la sollecitazione di gruppi muscolari interi evitando le contrazioni isolate);
  • nell’allenamento sportivo (per avere un gran senso dell’equilibrio ed un controllo assoluto del gesto tecnico).

L’allenamento propriocettivo deve essere svolto da tutti gli atleti che praticano un’attività sportiva caratterizzata da un gran numero di salti e cambi di direzione, dove la percentuale di traumi distorsivi a caviglia e ginocchia è elevata, e dove la stanchezza fisica compare in maniera rilevante (calcio, basket, tennis, pallavolo, rugby, pallamano ecc.).
Deve essere impostato su situazioni che inducono l’atleta a perdere l’equilibrio, quindi ad attivare la muscolatura velocemente e correttamente per recuperarlo nel minor tempo possibile. Il miglioramento dell’equilibrio avviene attraverso il mantenimento della posizione unito alla capacità di correggere velocemente gli sbilanciamenti.

Per raggiungere l’obiettivo di una corretta stimolazione dei riflessi propriocettivi è necessario che l’atleta sia coinvolto, motivato e che diventi protagonista del proprio miglioramento.
La tecnica d’allenamento si basa su sollecitazioni controllate ed applicate alle articolazioni, utilizzando sia esercizi in scarico che in carico naturale, in appoggio sul terreno o su piani oscillanti di varia difficoltà, come tavolette, bouncer, skimmy, bosu e altro.
Tutte le esercitazioni propriocettive devono essere proposte evitando di indossare le scarpe, in modo da non distogliere le sensazioni propriocettive dalla calzatura.

Per intensificare ulteriormente l’allenamento è possibile eseguire gli esercizi ad occhi chiusi, in quanto l’equilibrio è controllato anche dagli esterocettori (vista ed apparato vestibolare), che ricevono le informazioni dal mondo esterno e che assieme ai propriocettori, danno le informazioni esatte sulla posizione del proprio corpo. Gli esercizi ad occhi chiusi sono utilizzati per disturbare i sistemi d’informazione dell’equilibrio, e costringono l’atleta ad essere più sensibile agli altri canali d’informazione rimasti operanti.

Infine, per rendere ancor più difficile l’allenamento propriocettivo, è possibile creare dei percorsi con molte tavolette, pedane e terreni instabili, dove si potrà camminare, correre, balzare ed eseguire gesti tecnici relativi alla propria disciplina sportiva.