Le posizioni ideali per dormire bene
Le migliori posizioni per dormire bene sono:
- supina
- sul fianco
Idealmente la posizione migliore per dormire è quella supina (a pancia in su) con le braccia lungo il corpo, questo perché in questo modo il sangue circola in maniera ottimale anche verso gli arti, la schiena è ben sostenuta con le vertebre che ritrovano il corretto allineamento e la muscolatura trova il giusto relax. Dormire a pancia in su arreca sollievo ai dolori temporo-mandibolari e cervicali soprattutto in combinazione con un cuscino sagomato che ben sostiene le vertebre cervicali. Anche coloro che soffrono di mal di testa e/o di mal di schiena possono trovare sollievo dormendo in questo modo. Infine, da supini lo stomaco si rilassa e gli spasmi addominali si riducono, quindi è indicato dormire a pancia in su anche in caso di mal di stomaco. Nonostante i numerosi benefici, si calcola che sono una piccola percentuale della popolazione mondiale, appena il 10% , ha l’abitudine di dormire in questa posizione.
In generale la posizione sul fianco è la più gettonata. Viene definita “posizione fetale” proprio a richiamare la postura che il feto assume nel grembo materno a causa del poco spazio a disposizione, ma anche per il bisogno di contatto e protezione che è più sviluppato in tenera età. Quando si dorme sul fianco in posizione fetale, le ginocchia sono piegate e vicine al petto, la testa inclinata in avanti e le braccia avvolte alle gambe oppure abbracciate al cuscino. Idealmente quando ci si posiziona sul fianco è preferibile tenere le gambe rilassate e distese e le braccia in una posizione di allineamento alla colonna vertebrale, sempre al fine di favorire al massimo il circolo sanguigno e di evitare zone di pressione.
La peggiore posizione per dormire è quella prona (a pancia in giù). Per alcune persone è del tutto naturale e spontanea anche se il corpo e in particolare testa e collo non ne beneficiano. Il capo, infatti, è ruotato a destra o a sinistra e questa torsione provoca tensioni muscolari. A pancia in giù, inoltre, il diaframma è compresso e la respirazione è affaticata. Le conseguenze di una scorretta postura non sempre si fanno sentire al mattino, per tale motivo tante persone tendono a mantenere questa cattiva abitudine che a lungo andare, invece, determina dolori che con il tempo possono diventare cronici.